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Ronde cicliste? No, grazie!!

Alcuni giorni fa, lungo la pista ciclabile "Tevere sud", in un posto tranquillo e pieno di verde, alle spalle dell'ippodromo di Tor di Valle, un ciclista è stato assalito alle spalle con un bastone da alcuni sconociuti che volevano rapinargli la bici. Il poveretto è ancora in coma all'ospedale con la testa fracassata, mentre i rapinatori sono spariti.

A fronte di questa tragica notizia di cronaca, che colpisce tutti i ciclisti urbani e soprattutto quelli che come me in quel posto ci sono passati decine di volte, si stanno alzando le voci più fantasiose che invocano anche la creazione di "ronde cicliste". A parte la terminologia, che proprio non mi piace, credo che il compito di far rispettare l'ordine non competa ai ciclisti, ma alle forze dell'ordine, che, come accade in altri paesi, potrebbero essere dotate di bici e incaricate di pattugliare questi percorsi protetti.
Secondo me qualche pattuglia composta come quella illustrata nella foto saprebbe ben scoraggiare e reprimere atti come quelli sopra descritti, senza bisogno di ricorrere a fantasiose e inutili ronde!!
Già il lungo manganello utilizzato come arma di ordinanza ha un aspetto poco rassicurante e potrebbe costituire un utile deterrente.



E nel mentre vengono selezionati, addestrati ed equipaggiati i nuovi agenti ciclisti, non sarebbe male far percorrere le ciclabili dalle pattuglie delle forze dell'ordine a cavallo, già presenti in parchi e ville cittadine.

Commenti

Anonimo ha detto…
...e già, e poi se un ciclista scivola su una cacca di cavallo cosa scriverai ?

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